In Abruzzo viene celebrata la tradizione gastronomica che si è tramandata di generazione in generazione con tante ricette genuine e prelibate, il segreto di alcune delle quali ancora viene custodito con cura.
Al centro della tavola abruzzese c’è un caleidoscopio di sapori che hanno origine in quella che era la cucina povera di una volta, fatta, cioè, di ingredienti semplici e di alta qualità e che oggi si rivela, invece, ricchissima di gusto e sempre più apprezzata. Scopriamo quali sono le 10 migliori ricette della tradizione abruzzese.
Spaghetti alla chitarra
Preparati utilizzando lo strumento da cui prendono il nome, in dialetto chiamato maccarunare, gli spaghetti alla chitarra (o maccheroni alla chitarra) sono un formato di pasta all’uovo che si distingue per lo spessore e per la sua sezione quadrata: sono perfetti, quindi, per accogliere condimenti ricchi di gusto.
Fanno parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della regione. Si preparano in modi diversi, ma la ricetta tipica è quella che li vede insieme con il ragù di carne e le squisite pallottine. Vediamo come si preparano.
Ingredienti per la pasta (4 persone)
- 4 uova intere
- 400 gr di farina di semola di grano duro
- sale
Ingredienti per il sugo
- olio evo
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 sedano
- 300 gr di carne d’agnello
- 300 gr di carne di manzo
- 300 gr di costine di maiale
- 700 gr di pomodori pelati
- vino bianco
- sale
- pepe
Ingredienti per le pallottine
- 1 uovo
- 300 gr di carne mista macinata (manzo, maiale, agnello)
- 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
- noce moscata
- mollica bagnata nel latte
- prezzemolo tritato
- sale
- pepe
Procedimento per fare gli spaghetti
- Disporre la farina a fontana sul tavolo di lavoro.
- Rompere le uova, metterle al centro e iniziare a sbatterle con la forchetta incorporandole nella farina per creare l’impasto.
- Lavorare l’impasto a lungo con le mani, in modo che alla fine sia ben liscio e omogeneo.
Avvolgerlo nella pellicola trasparente e farlo riposare da mezz’ora a 1 ora. - Tagliare un pezzo di impasto e stenderlo, utilizzando un matterello, in modo da ottenere una sfoglia che abbia uno spessore di circa 5 millimetri.
- Sistemare la sfoglia sulla chitarra e, utilizzando il matterello per fare pressione, tagliare la pasta e ricavare gli spaghetti. Procedere allo stesso modo fino a quando sarà terminato l’impasto.
- Disporre gli spaghetti su un vassoio o su un piano e spolverarvi sopra un poco di semola.
- Farli riposare e asciugare prima di cuocerli in acqua bollente avendo cura di scolarli ben al dente. Passare al loro condimento.
Procedimento per il condimento
- Distribuire in una ciotola la carne macinata, l’uovo e gli altri ingredienti indicati per fare le pallottine.
- Amalgamare, rendere l’impasto omogeneo, quindi creare pallottine grandi circa 1 centimetro di diametro.
- Sistemarle su un vassoio, spolverarle con farina e coprirle con una pellicola trasparente.
- In una pentola con olio evo mettere la carota, la cipolla, il sedano dopo averli tritati e farli soffriggere, quindi aggiungere la carne.
- Quando la carne sarà rosolata, versare circa 50 ml di vino bianco, far sfumare, aggiungere i pomodori pelati, salare e pepare.
- Far cuocere il ragù per un periodo di tempo che va da 1 ora e mezza a 3 ore, trascorso il quale togliere i pezzi di carne dal sugo e passare a cuocere le pallottine rosolandole in una padella con poco olio evo (in alternativa, lessarle in brodo).
- Mettere le pallottine cotte nella pentola con il sugo.
- Accendere il fornello e far cuocere tutto per una decina di minuti.
- Dopo aver cotto gli spaghetti alla chitarra, condirli con il sugo e con le pallottine e portare in tavola.
Le scrippelle ‘mbusse
Le scrippelle ‘mbusse sono delle scrippelle arrotolate e servite con brodo di gallina. Nacquero a Teramo da una svista di Enrico Castorani, assistente cuoco alla mensa degli ufficiali francesi, che fece cadere alcune crepes in una pentola che, appunto, conteneva del brodo.
Sono un delizioso piatto adatto alla tavola autunnale e invernale, perfetto le festività più importanti, Natale e Pasqua. Vediamo come si preparano.
Ingredienti per le scrippelle per 4 persone
- 6 uova
- 12 cucchiai di farina
- acqua
- sale
- pecorino grattugiato
Ingredienti per il brodo
- gallina
- carota
- cipolla
- sedano
- 1 stecca di cannella
- acqua
- sale
Procedimento
- In una pentola capiente mettere la gallina, la stecca di cannella, carota, cipolla, sedano tagliati a pezzi.
- Aggiungere l’acqua q.b. e cuocere tutto per preparare il brodo che, una volta pronto, dovrà essere ben filtrato e versato in un’altra pentola per essere, poi, facilmente scaldato.
- Preparare le scrippelle mettendo le uova e la farina in una ciotola.
- Mescolare con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere il sale e, poco alla volta, aggiungere anche la quantità di acqua necessaria per rendere il composto piuttosto liquido. Farlo riposare.
- Versare un filo di olio in una padella anti-aderente (o un’apposita padella per crepes) e quando sarà calda, versarvi un filo di composto, in modo da ottenere delle scrippelle che siano il più possibile sottili.
- Quando le scrippelle saranno state tutte cotte e si saranno freddate, spolverare al loro interno un poco di pecorino grattugiato e arrotolarle ben strette.
- Metterle all’interno di piatti fondi, intere oppure tagliate in due, versare sopra il brodo bollente e un velo di pecorino grattugiato prima di servirle in tavola.
Virtù teramane
Le Virtù teramane si preparano in occasione del 1° maggio. Sono un piatto che celebra la primavera: ricco di verdure di stagione, ma non solo.
Della sua ricetta, infatti, fanno parte anche molti ingredienti dell’inverno appena finito ed è proprio questo mix ad offrire quel risultato finale eccezionalmente goloso che rende le Virtù del tutto diverse da un semplice minestrone.
Il procedimento per cucinare le Virtù teramane è molto semplice, ma piuttosto lungo, quindi si consiglia di iniziare a cucinarle almeno un giorno prima. Vediamo come si preparano.
Ingredienti (10 persone)
- 250 gr di fagioli borlotti
- 100 gr di fagioli cannellini
- 100 gr di ceci
- 100 gr di lenticchie
- 250 gr di spinaci
- 130 gr di agretti
- 250 gr di cicoria
- 400 gr di fave fresche
- 400 gr di piselli
- 500 gr di bietole
- 100 gr di fagiolini
- 2 carciofi interi
- foglie di tarassaco
- foglie di borragine
- cipolla
- carote
- sedano
- 150 gr di prosciutto crudo
- 150 gr di pancetta
- 300 gr di pasta all’uovo tricolore
Ingredienti per il brodo
- cipolla
- sedano
- carota
- parti di maiale (ossa, cotenne, orecchie, ecc)
- prosciutto con la cotenna
- guanciale
Ingredienti per le polpettine
- 150 gr di carne macinata di bovino
- 1 uovo
- pecorino grattugiato
- noce moscata
- sale
Procedimento
- Preparare il brodo di maiale mettendo carota, cipolla sedano tagliati e i vari pezzi di carne di maiale all’interno di una pentola riempita con acqua.
- Far bollire tutto per circa 3 ore, quindi filtrare il brodo e tritare la carne e il pezzo di prosciutto.
- Cuocere i legumi, dopo averli preventivamente lasciati in ammollo per tutta la notte, utilizzando per ognuno una pentola diversa.
- Preparare le pallottine mescolando in una ciotola la carne macinata, l’uovo, il pecorino, la noce moscata e creando delle polpette di circa 1 centimetro di diametro. Farle cuocere in una pentola con olio e poca acqua da portare a bollore.
- Pulire tutte le verdure, tagliarle, lessarle in acqua, scolarle e ripassarle in una padella con olio evo e aglio.
- Pulire e cuocere tutti gli altri ingredienti.
- Tagliare a piccoli pezzi il prosciutto crudo e la pancetta
- Tagliare i carciofi a piccoli pezzi e farli friggere in una padella con aglio e olio.
- In una pentola, molto alta e molto capiente, mettere olio evo e sedano, carota, cipolla, dopo averli tritati, per farli soffriggere.
- Aggiungere i pezzi di prosciutto e di pancetta tagliati a pezzi, la carne e il prosciutto del brodo precedentemente tagliati, circa 1 litro e mezzo di acqua e far bollire tutto almeno una ventina di minuti.
- Passato questo periodo di tempo, inserire nella pentola gli ingredienti iniziando dai legumi, uno per uno, aggiungendo ogni volta qualche mestolo di brodo e mescolare.
- Aggiungere, sempre mescolando e sempre aggiungendo qualche mestolo di brodo, gli altri ingredienti: le verdure, i carciofi fritti, le pallottine, le erbe aromatiche.
- Portare a bollore una pentola con acqua salata per cuocere la pasta tricolore.
- Scolare la pasta non appena risale in superficie e aggiungerla nella pentola mescolandola con tutti gli altri ingredienti.
- Far riposare le Virtù teramane per circa 1 ora prima di servire in tavola.
Pecora alla callara
La ricetta di questo gustosissima specialità è tipica del teramano e prende il nome dall’ampio recipiente in rame, la callara, che in passato veniva utilizzato per cuocere la carne di pecora direttamente sul fuoco. E’ un piatto che ha bisogno di tempi di cottura molto lunghi, necessari per rendere tenera la carne di pecora.
Le sue origini risalgono al periodo della transumanza, veniva, infatti, preparata dai pastori per utilizzare la carne delle pecore morte durante il tragitto, perché anziane o ferite. E’ protagonista di alcune sagre famose, tra cui quella di Isola di Gran Sasso. Vediamo come si prepara.
Ingredienti per 4 persone
- 2 kg di carne di pecora
- foglie di salvia
- foglie di alloro
- rosmarino
- prezzemolo tritato
- 6 spicchi di aglio
- 3 cipolle
- 3 carote
- 2 coste di sedano
- 2 patate
- 2 pomodori pelati
- 2 patate
- salsa di pomodoro passata
- 2 litri di vino bianco
- olio evo
- peperoncino
- pepe nero in grani
- sale
Procedimento
- La sera prima tagliare la carne di pecora a pezzi, metterla in un recipiente con acqua fredda per tutta la notte e scolarla il giorno dopo.
- Tagliare a pezzi cipolle, carote e sedano. Per una metà metterli in una pentola con olio evo per farli soffriggere.
- Mettere la carne nella pentola, a fiamma alta, giusto il tempo per farla rosolare e aggiungere il pepe nero in grani, qualche foglia di alloro e di salvia, rametti di rosmarino, 3 spicchi di aglio.
- Versare nella pentola 1 litro di vino bianco, farlo sfumare, quindi aggiungere 1 litro di acqua e iniziare la cottura. La carne, con il fornello a fiamma bassa, va fatta bollire per 1 ora e mezza e poi va scolata. Durante questo periodo bisogna avere cura di eliminare il grasso che si va formando.
- In un’altra pentola distribuire l’altra metà degli odori tagliati e farli soffriggere con olio evo. Aggiungere la carne precedentemente scolata e farla di nuovo rosolare.
- Versare di nuovo 1 litro di vino, farlo sfumare e, di nuovo, aggiungere del pepe nero in grani, le foglie di alloro e di salvia, rametti di rosmarino, 3 spicchi di aglio, il peperoncino e il prezzemolo tritato.
- Dopo pochi minuti di cottura, versare nella pentola 1 litro di acqua. Portare a bollore e continuare a cuocere la carne per almeno 2 ore.
- Trascorso questo tempo, aggiungere i pomodori pelati, la passata di pomodoro, sale q.b. e continuare a cuocere per altre 3 ore.
- Quando mancherà circa mezz’ora alla fine della cottura, aggiungere le patate tagliate a pezzi e continuare a cuocere per ulteriori 30 minuti. Servire la pecora alla callara ben calda.
Timballo abruzzese
Il timballo abruzzese è diverso da ogni altro timballo regionale: si prepara, infatti, con strati di scrippelle che, grazie alla loro sottile squisitezza, accolgono perfettamente il condimento molto ricco e tutto da gustare di questa deliziosa golosità dedicata, in particolare, al menu di Natale e della domenica. Vediamo come si prepara.
Ingredienti per le scrippelle (4 persone)
- 3 uova
- 12 cucchiai di farina
- acqua
Ingredienti per il ripieno
- pallottine
- pomodori pelati
- sedano
- carota
- cipolla
- carciofi
- zucchine
- 3 uova da fare sode
- 4 uova
- 300 gr di mozzarella
- latte
- olio evo
- burro
- parmigiano grattugiato
- sale
Procedimento
- Preparare le scrippelle distribuendo la farina e le uova in una ciotola.
- Aggiungere circa 3 bicchieri di acqua e mescolare fino a ottenere un composto che dovrà risultare piuttosto liquido.
- Ungere una padella anti-aderente e quando sarà ben calda, distribuire al suo interno poco impasto alla volta in modo da ottenere delle scrippelle molto sottili.
- Una volta pronte, metterle su un piatto e farle asciugare.
- Preparare il sugo facendo un soffritto di cipolla, carota, sedano a cui aggiungere circa 700 gr di pomodori pelati.
- Preparare le pallottine con circa 300 gr di carne macinata, 1 uovo, parmigiano grattugiato, noce moscata, sale e cuocerle in una padella con un filo d’olio.
- Preparare le uova sode.
- Tagliare carciofi e zucchine a listarelle e far soffriggere in una padella con olio e aglio.
- Tagliare la mozzarella a cubetti.
- In un piatto sbattere 4 uova insieme con un poco di latte per preparare la miscela di condimento.
- Imburrare una teglia capiente e distribuire al suo interno un primo strato di scrippelle avendo cura di farle uscire dai bordi.
- Condire la base di scrippelle con il sugo, le pallottine, la mozzarella, i carciofi, le zucchine. Spolverare con il parmigiano grattugiato e sul condimento distribuire la miscela di uova e latte.
- Continuare, ripetendo lo stesso procedimento, a formare gli altri strati utilizzando tutte le scrippelle e tutto il condimento.
- Chiudere a fazzoletto l’ultimo strato di scrippelle e distribuirvi sopra alcuni fiocchi di burro.
- Mettere a cuocere il timballo in forno, a 180 gradi, per circa 1 ora e procedendo alla prova stecchino per verificare quando sarà pronto.
- Una volta cotto, toglierlo dal forno e farlo riposare circa 20 minuti prima di servirlo in tavola.
Capra alla neretese
Come suggerisce il nome, la sua ricetta è originaria di Nereto ed è una specialità riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale.
La capra alla neretese è un piatto, gustoso, aromatico e colorato, a base di carne di capra e con peperoni rossi. E’ dedicato al menu di Pasqua. Vediamo come si prepara.
Ingredienti per 4 persone
- 1 kg e mezzo di carne di capra dalla coscia
- 1 kg di peperoni rossi
- 1 kg di pomodori maturi
- 2 cipolle
- vino bianco
- vino rosso
- chiodi di garofano
- peperoncino
- olio evo
- acqua
- sale
Procedimento
- Tagliare la carne di capra in pezzi e lavarli prima con acqua e poi con il vino rosso.
- Tagliare i peperoni e soffriggerne una parte all’interno di una pentola con olio evo.
- Tagliare una cipolla, lasciare intera l’altra e inserirvi dei chiodi di garofano.
- In una pentola capiente versare abbondante olio evo, aggiungere la cipolla intera, la cipolla tagliata a pezzi, i peperoni rossi crudi. Far soffriggere tutto.
- Aggiungere la carne e farla rosolare, versare del vino bianco, farlo sfumare e aggiungere acqua q.b. continuando a farla cuocere, a fiamma medio/bassa, per il tempo di 1 ora e mezza.
- Aggiungere i pomodori tagliati a pezzi, il peperoncino e continuare la cottura, aggiungendo altra acqua, ancora per 1 ora e mezza.
- Trascorse le 3 ore totali di cottura, quando il sugo si sarà ben addensato, aggiungere i peperoni precedentemente soffritti.
- Mescolare, continuare a cuocere per circa 5 minuti per amalgamare bene i sapori e servire in tavola.
Mazzarelle alla teramana
Le mazzarelle sono un piatto dedicato alla tavola pasquale e rendono omaggio alla coratella che in questa ricetta viene sapientemente cucinata, così come si faceva nelle cucine povere del passato.
All’epoca, infatti, le contadine non avevano disponibile la carne di agnello per Pasqua, ma solo le sue parti meno nobili, che, però, sapevano reinterpretare con sapiente passione dando origine a un piatto speciale come questo, che viene gustato con soddisfazione ancora oggi. Vediamo come si prepara.
Ingredienti per 6 persone
- 1 coratella di agnello (cuore, fegato, polmone, budella)
- foglie di indivia (o lattuga)
- cipolla
- prezzemolo
- maggiorana
- aglio
- vino bianco
- aceto
- olio evo
- sale
- pepe
Procedimento
- Aprire le budella e lavarle con molta cura sotto l’acqua. Metterle in un ciotola con acqua, aceto, sale e procedere a strofinarle e a risciacquarle ripetutamente, fino a quando diventano bianche.
- Tagliare la coratella a piccole strisce, lavarla accuratamente, farla scolare e metterla in una ciotola
- Tritare il prezzemolo, la maggiorana, qualche spicchio di aglio, la cipolla, aggiungerli nella ciotola con la coratella tagliata, salare, pepare e mescolare tutto per far insaporire.
- Mettere la ciotola nel frigo per circa 2 ore.
- Dopo aver lavato con cura le foglie di indivia, farle asciugare procedere alla preparazione delle mazzarelle.
- All’interno di ogni foglia sistemare il ripieno di coratella condita, quindi chiuderle con cura utilizzando le budella come spago e formando una sorta di fagottino.
- Riempire una pentola capiente con acqua e quando arriva a bollore, immergervi le mazzarelle lasciandole cuocere per circa 15 minuti. Scolarle e farle freddare.
- Prendere una padella, versarvi olio evo, aggiungere aglio, cipolla, maggiorana, prezzemolo e disporvi le mazzarelle per farle rosolare avendo cura di tenere la fiamma bassa.
- Quando le mazzarelle iniziano a soffriggere, versare un poco di vino bianco e di acqua, ripetendo questo passaggio varie volte e continuare a cuocerle per circa 3 ore.
- Se si vuole prepararle al sugo, basta aggiungere nella padella la passata di pomodoro e cuocere tutto fino ad ottenere un sugo ben ristretto. Servire in tavola.
Brodetto alla vastese
Si dice che il brodetto alla vastese sia stato creato dalla moglie di un pescatore, che, per variare il solito piatto a base di pesce, un giorno decise di aggiungere dei pomodori, l’aglio e il prezzemolo.
Lu vrudatte, che deve essere cotto nel suo tegame di terracotta, detto tijelle, si prepara utilizzando pesce di diverse varietà, viene reso sfiziosissimo dal peperoncino piccante e, secondo la sua ricetta originale, i polposi pomodori mezzotempo vastesi sono quelli considerati più adatti. Vediamo come si prepara.
Ingredienti (4 persone)
- 700 gr di pesce (triglie, sogliole, merluzzi, calamari, gallinella, seppioline, ecc.)
- 300 gr di vongole, cozze, pannocchie
- 250 gr di pomodori pelati
- peperoncino
- peperone rosso dolce
- olio evo
- aglio
- basilico
- prezzemolo
- sale
Procedimento
- Lavare e pulire tutto il pesce.
- Tagliare il peperone a listarelle e i pomodori a pezzi.
- Nel classico tegame di terracotta versare acqua e olio, aggiungere l’aglio dopo averlo tagliato finemente, il peperone rosso tagliato a listarelle, il prezzemolo e salare.
- Mettere il tegame su un fornello a fiamma media.
- Quando si sarà raggiunto il bollore, iniziare a distribuire il pesce, senza sovrapporlo, partendo dai crostacei e dalle varietà che necessitano di una cottura più lunga, fino al merluzzo e alla sogliola e, per ultime, le vongole.
- Far cuocere tutto, rigorosamente con il coperchio, per circa 20 minuti avendo cura di non mescolare mai il contenuto: il pesce può essere lievemente mosso solo ruotando delicatamente il tegame e tenendolo per i manici.
- Alla fine della cottura aggiungere il peperoncino.
- Il brodetto va servito in tavola ben caldo e, se si preferisce, può essere accompagnato da pane bruscato.
I caggionetti
Dolci tipici immancabili sulla tavola natalizia, dopo il primo morso i caggionetti offrono al palato uno squisito ripieno che varia a seconda delle zone in cui vengono cucinati. Può essere, ad esempio, un ripieno a base di ceci o di marmellata d’uva Montepulciano, la famosa e buonissima scrucchiata. Vediamo come si preparano quelli con ripieno di castagne, mandorle, miele e cioccolato.
Ingredienti per l’impasto
- farina
- olio evo
- olio per friggere
- vino bianco
- zucchero a velo
Ingredienti per il ripieno
- 1 kg di castagne
- 250 gr di miele
- 200 gr di cioccolato fondente
- 100 gr di cedro candito
- 200 gr di mandorle tostate
- 250 gr di zucchero
- rum
- limone
- cannella in polvere
Procedimento
- Dopo aver lessato le castagne, renderle una purea utilizzando un passaverdure per sminuzzarle.
- Grattugiare il cioccolato fondente e tritare le mandorle.
- Sistemare in una ciotola tutti gli ingredienti per il ripieno: la purea di castagne, il miele, il cioccolato, le mandorle, il cedro candito, lo zucchero, la buccia grattugiata del limone, la cannella in polvere.
- Mescolare tutto e quando il ripieno sarà pronto, lasciarlo riposare per un giorno intero.
- Il giorno dopo passare a preparare l’impasto per fare i caggionetti: in una ciotola versare 2 bicchieri di vino bianco e 1 bicchiere di olio evo, aggiungere poco zucchero e poco sale.
- Iniziare a unire anche la farina regolandosi per la quantità man mano che si procede nella lavorazione, fino ad ottenere un impasto finale che deve essere omogeneo, liscio e abbastanza morbido da essere facilmente lavorabile.
- Stendere la sfoglia in modo che possa risultare il più possibile sottile.
- All’interno della sfoglia sistemare, ben distanziate, cucchiaiate di ripieno di quantità a piacere.
- Ripiegare la sfoglia su sé stessa e, utilizzando una rondella, tagliare la pasta creando forme di mezzaluna attorno al ripieno.
- Friggere i caggionetti in una pentola con abbondante olio bollente.
- Sistemarli su un piatto con carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
- Dopo averli fatti freddare, spolverarli, a piacere, con lo zucchero semolato, lo zucchero a velo oppure con la cannella in polvere.
Pizza dolce abruzzese
E’ ricca di strati di Pan di Spagna bagnati con liquore, è ricca di un goloso ripieno, è ricca di colori ed è, soprattutto, ricca di bontà: non a caso viene considerata la regina delle torte.
La pizza dolce non manca mai sulla tavola abruzzese di ogni occasione di festa, ma in passato era la torta nuziale per eccellenza e poteva arrivare ad avere fino a 50 centimetri di diametro. Vediamo come si prepara.
Ingredienti per il Pan di Spagna
- 6 uova
- 150 gr di farina
- 150 gr di zucchero
- 1 limone
- burro
- sale
Ingredienti per le creme
- 8 tuorli
- 1 litro di latte
- 300 gr di zucchero
- 100 gr di farina
- 50 gr di cioccolato fondente
- 1 limone
- sale
Ingredienti per la bagna
- Alchermes
- Strega
- 2 tazzine di caffè
- zucchero
Ingredienti per la glassa decorata
- 2 albumi
- 200 gr di zucchero
- succo di limone
- confettini colorati o mandorle a scaglie
Procedimento
- Iniziare preparando il Pan di Spagna: rompere le uova, metterle in una ciotola, aggiungere lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e montare fino a quando si ottiene un composto che dovrà risultare spumoso e di colore chiaro.
- Al composto ottenuto unire la farina e avere cura di mescolarla facendo un movimento dall’alto verso il basso.
- Imburrare e infarinare uno stampo, versarvi il composto finale e mettere a cuocere in forno ventilato, alla temperatura di 180 gradi, per circa 25 minuti o poco più, controllando la cottura con uno stecchino. Quando il Pan di Spagna sarà pronto, toglierlo dal forno e farlo freddare.
- Per la preparazione delle creme procedere in questo modo: in una pentola capiente versare il latte, aggiungere la buccia del limone e accendere il fornello a fiamma molto bassa per farlo scaldare, avendo cura di non farlo bollire.
- In una ciotola mettere i rossi d’uovo e lo zucchero per montarli, quindi unire la farina e mescolare.
- Quando il latte sarà caldo, togliere la buccia del limone, prendere un poco di latte e versarlo sulle uova montate. Mescolare per amalgamare.
- Versare le uova montate nella pentola con il latte caldo sul fornello, continuare a cuocere tutto, mescolando, per una decina di minuti, fino a quando il composto si addensa e si forma la crema.
- Togliere la crema della pentola e versarla in due ciotole.
- In una ciotola aggiungere il cioccolato fondente dopo averlo finemente tritato, mescolare e creare la crema al cioccolato.
- Lasciare l’altra quantità di crema così com’è, coprire le due ciotole con una pellicola trasparente e lasciare freddare le due creme.
- Per fare la prima bagna versare in una ciotola 2 tazzine di caffè, aggiungere un poco di rum, un poco di acqua e di zucchero e mescolare.
- Per fare la seconda bagna versare in una ciotola 1 bicchierino di Alchermes, un poco di Strega, un poco di acqua e mescolare.
- Tagliare il Pan di Spagna e ricavarne 3 strati.
- Sul primo strato distribuire prima la bagna al caffè e poi la crema al cioccolato facendo in modo che abbia uno spessore di 1 centimetro.
- Ricoprire con il secondo strato, distribuire su quest’ultimo la bagna di Alchermes e uno strato di crema alto 1 centimetro.
- Ricoprire, infine, con l’ultimo strato di Pan di Spagna e distribuire sopra la bagna di caffè.
- Mettere la pizza dolce nel frigorifero per una notte intera.
- Il giorno dopo preparare la glassa e procedere in questo modo: in una ciotola mettere gli albumi, a temperatura ambiente, iniziare a sbatterli utilizzando una forchetta, quindi aggiungere 1 cucchiaino di succo di limone continuando a lavorarli fino a quando formano una sorta di schiuma.
- A questo punto aggiungere lo zucchero, poco per volta, continuando a lavorare per montare gli albumi fino a ottenere una crema che dovrà essere bianca e morbida.
- Distribuire la glassa sul dolce e decorarlo con i confettini colorati o con le scaglie di mandorle.
- Se non si vuole preparare la glassa, la pizza dolce può essere ricoperta con panna montata e con i confettini colorati.