La versatile qualità della proposta turistica abruzzese permette di scegliere tra tanti itinerari diversi durante le stagioni dell’anno. Dal mare alla montagna, ai borghi, passando per località che si distinguono per la bontà della tavola e fino alle destinazioni che mettono a diretto contatto con la bellezza, anche mistica, della natura: ecco 5 percorsi perfetti da fare all’interno di una vacanza perfetta.
Il Bosco di Sant’Antonio: sciare in un paesaggio da sogno
Per gli appassionati di sport invernali, la montagna abruzzese è, senza dubbio, la location ideale per una vacanza sulla neve. E chi vuole dedicarsi allo sci di fondo trova nelle riserva regionale del Bosco di Sant’Antonio, a Pescocostanzo, una località tecnicamente perfetta e incantevole, con piste curate dalla Scuola di Sci locale.
Il bosco si trova tra Monte Pizzalto e Monte Rotella ed è una magnifica faggeta. Gli alberi, protetti dalle operazioni di taglio e di potatura, crescono in modo libero e selvaggio fino ad assumere una suggestiva e fascinosa forma a candelabro.
Questo bellissimo paesaggio da fiaba viene, poi, ulteriormente arricchito dalla presenza di peri selvatici, di ciliegi, tassi, aceri, querce, cerri, creando un insieme molto armonioso.
Nel periodo invernale il Bosco di Sant’Antonio è la località ideale per praticare lo sci di fondo. In questa zona su un percorso di 13 chilometri, con una quota minima di 1280 metri e massima di 1360 metri, ci sono 3 anelli di diversa lunghezza.
Il primo è lungo 5 chilometri e si trova presso il Colle della Difesa, gli altri due sono lunghi 8 chilometri e arrivano nel bosco. L’anello nella faggeta, con una percorrenza di circa mezz’ora, permette, quindi, di sciare mentre si è immersi in un paesaggio da sogno, seguendo percorsi con versanti ripidi che, poi, degradano tra il candore della neve che disegna il panorama e rende luminosi i rami dei bellissimi faggi.
Torrentismo nel fiume Aventino
Una vacanza super dinamica da organizzare in estate in Abruzzo, anche con tutta la famiglia, deve considerare un itinerario che permetta di fare un’esperienza di torrentismo. Da questo punto di vista, una delle location migliori è quella offerta dal fiume Aventino, impetuoso al punto giusto per essere disceso.
Il fiume si trova in provincia di Chieti, nasce sul Monte Porrara, nel territorio di Palena. Nel suo incantevole percorso di circa 45 chilometri arriva ad attraversare il Parco Nazionale della Majella, insinuandosi in un paesaggio naturale altrettanto selvaggio e bellissimo, dove regna la natura incontaminata e gli animali, daini, caprioli, aironi, scoiattoli, vivono liberi lungo la sue rive.
L’Aventino possiede quello che viene definito un carattere torrentizio, la sua corrente lo rende adatto a questa disciplina, così come al rafting, per quasi tutto il suo corso. Dove, invece, la corrente diventa meno forte, fornisce un ottimo percorso per il kayak. E’, comunque, facilmente raggiungibile seguendo sentieri sia a piedi che in automobile.
Il tratto in cui si pratica il torrentismo è lungo circa 1 chilometro e si trova proprio a Palena. E’ qui che il fiume si lascia percorrere nuotando, scivolando, saltando le cascate con altezze che, man mano, aumentano, camminando nelle sue acque per discenderlo: vivendo, insomma, un’esperienza adrenalinica pelle a pelle con la natura.
Da Castel di Sagro agli Altopiani Maggiori: le migliori golosità
Per conoscere la proposta gastronomica abruzzese e i buonissimi prodotti tipici locali, non c’è niente di meglio che seguire un itinerario alla scoperta di squisite specialità locali, come quello che parte da Castel di Sangro e arriva fino agli Altopiani Maggiori d’Abruzzo.
Lungo questo percorso si trovano, infatti, località che garantiscono una cucina genuina, sana, davvero ottima, a cominciare dalla squisitezza delle ricette con tartufo o dell’agnello alla brace che si possono gustare nella prima tappa a Ateleta, località da cui poi si arriva agli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, dove c’è Roccaraso e la sua ottima zuppa di cazzarielli con fagioli e verza e, come secondo, la famosa pecora al cotturo.
A Rivisondoli, invece, si producono delle ottime scamorze e le famosissime mozzarelle, mentre Pescocostanzo eccelle nella lavorazione di caciocavallo e pecorino: tutte specialità locali di pregio e famose al palato dei golosi più esperti.
Il cammino teramano
L’Abruzzo è una terra in cui spiritualità e natura si fondono in modo perfetto. Uno degli itinerari più suggestivi da questo punto di vista è, sicuramente, il Cammino Teramano.
Si tratta di un antico cammino di pellegrinaggio il cui percorso è stato ricostruito grazie alla ricerca delle testimonianze di chi vi aveva partecipato, permettendo così di tramandarlo nel tempo e nelle memoria. L’itinerario parte dal Santuario della Madonna dello Splendore, a Giulianova, per arrivare al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata a Isola del Gran Sasso.
Partecipare al Cammino Teramano vuol dire percorrere a piedi, a cavallo oppure in bicicletta 110 chilometri immergendosi completamente in un paesaggio unico, che racconta la bellezza della natura abruzzese e quella di luoghi di notevole interesse dal punto di vista culturale e artistico.
Lungo il cammino, partendo da Giulianova, si passa, infatti, per Sant’Omero, Civitella del Tronto, Campli, Teramo, prima di arrivare a Isola del Gran Sasso.
Mare e montagna: tutto il fascino dell’Abruzzo
Un lungo itinerario che parte dal mare e arriva in montagna passando per bellissimi borghi storici è quello ideale per conoscere l’Abruzzo e la varietà naturale che lo caratterizza.
Il percorso inizia dal mare e da località balneari che si distinguono per la qualità della loro proposta turistica. Da Roseto degli Abruzzi, conosciuta come Lido delle Rose e per la sua spiaggia ampia e comodissima, si parte e si arriva alla prima tappa: Giulianova, famosa per la sua spiaggia d’oro e per il mare sempre limpido e cristallino, tanto da meritare il costante riconoscimento della Bandiera Blu.
Dopo essere arrivati a Teramo, città con un ricco centro storico dove si trova anche un bellissimo duomo, l’itinerario continua verso Castelli, borgo famoso per la sua produzione di ceramica artistica, fino ad arrivare all’Altopiano di Campo Imperatore, un ambiente naturale incantevole conosciuto anche come Il piccolo Tibet. Da qui si prosegue visitando il borgo di Castel del Monte con le sue tipiche case-torri e arrivando, poi, a Calascio piccolissimo centro dove si trova la suggestiva rocca: uno scenario affascinante che è apparso in molti film famosi, tra cui Il nome della rosa.
La tappa successiva è Santo Stefano di Sessanio, famoso per il suo bellissimo albergo diffuso e per la pregiatissima e rara lenticchia locale. Si arriva, poi, a Fossa dove c’è un castello del XII secolo e, quindi, a Rocca di Mezzo, che offre al turismo il suo centro storico, una rinomata proposta naturalistica e di cui, per un tratto, fa parte Campo Felice con la sua famosa stazione sciistica.
L’itinerario si chiude con l’ultima tappa: Ovindoli, che lascia ammirare il suo paesaggio tipicamente montano e che è un’altra famosa meta di turismo invernale per gli appassionati di sci.